Il 19º Concorso Pianistico Internazionale Fryderyk Chopin è un evento in cui i giovani artisti si confrontano non solo con la musica di Chopin, ma anche con le proprie aspettative e sfide. Un elemento chiave del concorso è la scelta dello strumento, che diventa il protagonista silenzioso di queste esibizioni. I partecipanti, la cui prima fase è iniziata il 3 ottobre, hanno accesso a pianoforti di diversi marchi rinomati.

Tra gli strumenti a disposizione dei pianisti durante l’edizione di quest’anno figurano modelli di altissima qualità di cinque marchi: Steinway, Yamaha, Kawai, Fazioli e C. Bechstein.
Marche disponibili e le loro caratteristiche uniche
Ciascuno dei pianoforti offerti durante il Concorso si distingue per il proprio carattere sonoro unico, il peso specifico della tastiera, la dinamica di esecuzione e le possibilità interpretative.
1. Steinway D-274
Il pianoforte a coda Steinway D-274 è considerato uno strumento versatile, che offre una vasta gamma di colori sonori e una grande riserva dinamica. È spesso percepito come uno strumento universale, con bassi potenti e acuti brillanti. È noto che i pianoforti Steinway comparvero per la prima volta al 2º Concorso Chopin nel 1932. Durante la precedente edizione del Concorso, nel 2021, Steinway fu lo strumento più scelto, selezionato da tre quarti dei partecipanti (64 persone). Suonò su uno di essi anche Seong-Jin Cho, vincitore del 17º Concorso Chopin nel 2015.

2. Yamaha CFX
Il modello Yamaha CFX è apprezzato dagli artisti per la chiarezza, l’equilibrio tra i registri e la rapidità dell’attacco sonoro. Il marchio Yamaha è presente al Concorso Chopin dal 1985. Il Yamaha CFX fu lo strumento più scelto dai partecipanti al 17º Concorso Chopin nel 2015. Tra i vincitori delle precedenti edizioni figurano estimatori di questo pianoforte. Charles Richard-Hamelin, vincitore del secondo premio al 17º Concorso Chopin del 2015, ha suonato proprio un pianoforte Yamaha.
3. Shigeru Kawai SK-EX
Il modello Shigeru Kawai SK-EX si distingue per il suono vellutato, la meccanica molto sensibile e la tastiera reattiva. È spesso descritto come uno strumento dal timbro più “morbido”. I pianoforti Kawai debuttarono al Concorso Chopin durante l’undicesima edizione, insieme a Yamaha, nel 1985. Nonostante la sua popolarità sia in costante crescita, nell’edizione 2021 fu lo strumento meno scelto. Su di esso suonò, tra gli altri, Alexander Gadjiev, vincitore del secondo premio al 18º Concorso Chopin nel 2021.
4. Fazioli F278
Il produttore italiano Fazioli, fondato da Paolo Fazioli alla fine del XX secolo, si distingue per la trasparenza e la precisione, che permettono una modellazione del suono estremamente raffinata. Lo strumento è spesso associato a un registro acuto “cristallino”. I pianoforti Fazioli apparvero per la prima volta al 16º Concorso Chopin nel 2010. Fu su un pianoforte Fazioli (lunghezza 278 cm) che Bruce Liu, vincitore del 18º Concorso Chopin nel 2021, si esibì. Questo marchio fu scelto anche da Martín García García (3º premio) e Leonora Armellini (5º premio).

5. C. Bechstein D-282
Dopo quasi 50 anni di assenza, il pianoforte da concerto C. Bechstein D-282 ritorna al Concorso. La storia del produttore risale al 1853. I pianoforti Bechstein furono un tempo gli strumenti più scelti nelle prime edizioni del Concorso Chopin, sia prima che subito dopo la Seconda guerra mondiale. Il modello D-282 si distingue per la grande chiarezza, l’articolazione elegante e gli acuti cantabili.
Un difficile processo di selezione
La decisione sulla scelta dello strumento è una fase cruciale della preparazione all’esecuzione. I pianisti hanno pochissimo tempo – solo quindici minuti – per provare tutti i pianoforti disponibili. In questo breve periodo, nella Sala da Concerto della Filarmonica Nazionale di Varsavia, i partecipanti valutano molti aspetti: il peso e la profondità del tasto, la risposta della ripetizione e la reazione dello strumento alla pedalizzazione. Le differenze tra i pianoforti si percepiscono maggiormente nella proiezione del suono (fortissimo), nella chiarezza della tessitura, nel colore degli acuti e nell’elasticità dei bassi. Lo strumento scelto deve adattarsi al meglio allo stile del pianista e consentirgli di esprimere pienamente la profondità emotiva delle opere di Chopin.
Durante le prove degli strumenti nella Sala da Concerto possono essere presenti solo i tecnici che rappresentano i vari marchi e le persone autorizzate dal Direttore del Concorso. Questi ultimi forniscono gli strumenti e i migliori tecnici e accordatori — un elemento tradizionale della competizione tra i produttori di pianoforti, che risale al XIX secolo.

